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Cronaca | 08 agosto 2018, 11:15

Mega evasione sui pallets da imballaggio

MA DIETRO AI REATI FISCALI POTREBBERO CELARSI RISVOLTI ANCORA PIU' GRAVI

Mega evasione sui pallets da imballaggio

I finanzieri del Comando Provinciale Biella hanno portato a termine, nell’ambito dell’attività di contrasto all’evasione, una verifica fiscale nei confronti di un’impresa operante nel settore del commercio all’ingrosso di imballaggi in legno, i cosiddetti pallets, per i periodi d’imposta dal 2013 al 2016. Nel corso di tale operazione, i finanzieri hanno scoperto una consistente evasione fiscale mediante l’utilizzo di fatture relative a operazioni inesistenti, ricostruendo un complesso network imprenditoriale costituito da una decina di imprese "cartiere” operanti nelle provincie di Biella, Milano, Torino, Brescia, Como e Pavia, nell’ambito delle quali sono stati operativamente coinvolti anche i relativi Reparti del Corpo territorialmente competenti e le rispettive Procure.

Sin dalle prime fasi dell’attività ispettiva, posta in essere attraverso la puntuale disamina della documentazione contabile aziendale, è stato possibile acclarare delle palesi incongruenze contabili. Elementi che hanno successivamente permesso, attraverso il confronto con quanto emerso dai controlli incrociati, di ricostruire una consistente mole di operazioni fittizie, utilizzate in maniera sistematica dal contribuente biellese, molto probabilmente con la finalità di calmierare in maniera considerevole i ricavi derivanti dalle vendite.

A conclusione dell’attività di servizio, è stato possibile contestare all’impresa verificata circa 3 milioni di costi derivanti da operazioni inesistenti e quindi non deducibili, sia ai fini I.Re.S. che I.R.A.P. ed un’I.V.A. evasa pari a circa 400.000 euro. Sono stati, inoltre, denunciati undici titolari di aziende operanti nel settore del commercio di imballaggi, per i reati di emissione e/o utilizzo di fatture false, dichiarazione fraudolenta mediante l’uso delle fatture per operazioni inesistenti e falso materiale. Gli atti della verifica sono stati inoltrati all’Agenzia delle Entrate per il recupero dei tributi e l’irrogazione delle sanzioni, proporzionali all’evasione contestata. Inoltre, in considerazione del danno erariale generato da tale condotta illecita, sono state inoltrate le rispettive istanze volte ad ottenere l’adozione delle previste misure cautelari, penali ed amministrative, sui beni mobili ed immobili degli indagati. Tale sistema di frode, messo in atto da questo connubio di aziende, potrebbe celare molteplici risvolti, alcuni dei quali molto pericolosi anche per la salute pubblica. Infatti, lo stratagemma delle fatture false, potrebbe essere attuato, non solo per evadere il fisco, ma anche per riciclare pallets rubati, contraffatti o addirittura impiegati per lo smaltimento illegale di rifiuti speciali.

redaz

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