Un'attività di controllo scattata nell'ottobre 2017 e conclusa nel marzo 2018 che ha coinvolto una società che fornisce personale ad almeno quattro case di riposo e residenze assistite nel Biellese, con sede nel nord Italia, ha portato i Finanzieri della Sezione Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Biella a scoprire un anomalo inquadramento, come apprendisti, di gran parte del personale dipendente delle strutture.
La verifica ha consentito di individuare 331 lavoratori assunti irregolarmente come apprendisti con una quantificazione di contributi assistenziali e previdenziali evasi per un ammontare complessivo pari euro 1.684.179,37 ai quali dovranno essere sommate le relative sanzioni che saranno erogate, per gli aspetti di rispettiva competenza dall’INPS e dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro. L'indagine, ha spiegato a Newsbiella il tenente colonnello Edmondo Massa, ha riguardato l'arco temporale compreso tra il 2015 e il 2017. Fin da subito è apparso anomalo l'inquadramento di infermieri e operatori socio sanitari anche perchè è emerso che le persone coinvolte nelle loro precedenti attività lavorative presso altre strutture erano state inquadrate correttamente con stipendi e relativi contributi in linea con le qualifiche possedute e gli incarichi ricoperti, mentre divenivano “apprendisti” quando iniziavano l’attività operativa con l’azienda verificata.
Sulla vigilanza da parte dell'Asl, Massa afferma che l'Azienda riceve le comunicazioni dalle società sulle strutture e il personale impiegato ma, in questo caso, non poteva accorgersi dei fatti perchè i lavoratori risultavano infermieri od Oss a tutti gli effetti. Non è stata riscontrata alcuna violazione sulle spese sanitarie ma un'evasione a fini assistenziali.
dal nostro corrispondente a Biella