Attualità - 19 febbraio 2018, 19:47

Un ambulatorio per chi non può permettersi le visite a pagamento

OTTO MEDICI SPECIALISTICI E SEI INFERMIERI HANNO ADERITO AL PROGETTO DELL'AUSER. IL SERVIZIO IN FUNZIONE DAL PRIMO MARZO

Grazia Camellini, presidente dell'Auser, e Sergio Cavallaro, fondatore dell'ambulatorio di Borgomanero

Grazia Camellini, presidente dell'Auser, e Sergio Cavallaro, fondatore dell'ambulatorio di Borgomanero

Otto medici (con specializzazioni diverse) e sei infermieri: parte con questa squadra l'ambulatorio polispecialistico che, dal 1 marzo, offrirà visite mediche, esami e protesi dentarie a una fascia di popolazione che, per motivi economici o culturali, non può accedere alle prestazioni di specialisti privati e, spesso, nemmeno alle cure del servizio sanitario nazionale.

Creato dall'Auser sulla scorta della positiva esperienza avviata da quasi otto anni a Borgomanero, l'ambulatorio ha sede in un'ala separata del Centro incontro del rione Isola, in via Restano. Per crearlo hanno lavorato, per un paio di anni, Auser, Asl e Comune, coinvolgendo poi Ordine dei Medici, Farmaceutica, Fondazione Crv e Ipsia Lombardi.

"Questo servizio - spiega il sindaco Maura Forte - è destinato a fornire visite, esami e prestazioni sanitarie a una fetta di popolazione che, spesso a causa delle difficoltà eonomichei, non accede nemmeno ai servizi medici primari. Un lavoro che coinvolge tanti enti e che ci rende orgogliosi della capacità di offrire servizi innovativi grazie al contributo delle realtà cittadine".

Così come quello di Borgomanero, che coinvolge a oggi 23 medici, anche il centro medico dell'Auser di Vercelli parte con l'obiettivo di fornire una prestazione accessoria a quella del servizio sanitario nazionale. "Con questo servizio - spiega Sergio Cavallaro, medico e fondatore dell'ambulatorio di Borgomanero - diamo un contributo alla riduzione dei tempi d'attesa per le visite specialistiche e riduciamo anche gli accessi impropri al pronto soccorso che, spesso, è l'unico posto al quale molte di queste persone si rivolgono quando la salute traballa".

A presentare il nuovo servizio, con Cavallaro, è Grazia Camellini, presidente dell'Auser di Vercelli, che molto si è spesa per l'avvio della struttura e che continuerà a impegnarsi per la crescita del servizio. "Grazie alla collaborazione con l'Ipsia e alla presenza tra i medici volontari di un odontoiatra - spiega Camellini - uno dei fiori all'occhiello della struttura vercellese sarà la possbilità di realizzare protesi dentarie mobili e di effettuare cure odonotoiatriche per le persone segnalate dai Servizi sociali del Comune. Partiamo con 8 medici e 6 infermieri ma speriamo di riuscire a coinvolgere altri professionisti e speriamo di avere l'appoggio della popolazione e delle istituzioni per continuare a sostenere le spese vive di gestione della struttura". 

I professionisti, infatti, operano a titolo gratuito, ma per far decollare il progetto è stato fondamentale l'aiuto di Comune, Asl, Fondazione Crv, Farmaceutica e Ordine del medici. Ciascuno ha dato il proprio aiuto (economico, nella fornitura di strumentazioni e materiale di consumo, nell'acquisto di attrezzature ecc.), mentre la popolazione può sostenere il progetto attraverso la destinazione del 5per mille all'Auser.

L'ambulatorio è già quasi del tutto arredato, mentre i primi a dare la propria adesione sono stati Marilia Bogni e Roberto Cantone (internisti), Ezio Conti (ginecologo), Paolo Conti (pneumologo), Marco Doro (odontoiatra), Carla Ortona (psicologa), Giuseppe Vecchio (cardiologo), la dietista Anna Maria Canton e gli infermieri Luisella Garberi, Gisella Marcone, Antonietta Oliverio, Emiliana Piolotto, Giulio Zella e Tiziano Monfermoso. A loro verrà affidato anche il compito di diffondere la cultura della prevenzione e dei corretti stili di vita anche tra le fasce di popolazione più disagiate.

Nei prossimi giorni verrà fornito il numero di telefono cui rivolgersi per concordare una visita che si svolgerà, in linea di massima, o al mattino, quando il Centro incontri è chiuso, o nel tardo pomeriggio: la priorità viene data a persone segnalate dai servizi sociali del Comune, ma, in linea generale, nessuno verrà escluso. 

redaz

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