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Salute | 29 novembre 2017, 14:30

Cure domiciliari per i pazienti ematologici

PRESENTATO UN NUOVO SERVIZIO MEDICO ASSISTENZIALE, REALIZZATO GRAZIE ALLA CONVENZIONE TRA AIL "CAROLINA BANFO" E ASL DI VERCELLI

Cure domiciliari per i pazienti ematologici

Assicurare ai pazienti ematologici un percorso di cura e di assistenza a domicilio gratuita. È questo l'obiettivo del progetto, realizzato grazie a una convenzione tra VercelliAIL e Asl, che consente, in casi selezionati, di fornire assistenza medica e infermieristica specializzata e la somministrazione di farmaci che diversamente sarebbero ad esclusivo uso ospedaliero.

In fase iniziale il progetto è rivolto ai pazienti residenti nell’ambito territoriale vercellese e vede anche la partecipazione del medico di medicina generale che se aderisce può proporre l’assistenza domiciliare integrata per il proprio paziente ematologico, garantendo il coordinamento clinico del proprio paziente al domicilio, avvalendosi del supporto dell’ematologo.

Possono beneficiare del servizio i pazienti ematologici residenti nel territorio dell’ASL di Vercelli che hanno caratteristiche particolari:  pazienti non autosufficienti affetti da patologie ematologiche croniche (sindromi mielodisplastiche, malattie mieloproliferative e linfoproliferative croniche, piastrinopenie ed  anemie, coagulopatie); i pazienti ematologici in dimissione protetta, sottoposti in precedenza a trattamenti specifici antitumorali che necessitano di un monitoraggio delle terapie oppure di trattamenti che non richiedono il ricovero in ospedale; i pazienti affetti da neoplasie ematologiche destinate a progredire verso una fase di malattia definita terminale o avanzata, con un peggioramento dei sintomi che si riflette sulla qualità della vita dei malati e dei loro familiari, nella fase di malattia antecedente la comparsa dei criteri di indicazione al ricovero in Hospice.

Il progetto, che parte in via sperimentale a Vercelli, potrà essere implementato in futuro anche per Borgosesia.  

 “È un progetto significativo perché valorizza il ruolo della cura al domicilio del paziente  – sottolinea il direttore generale dell’Asl di Vercelli Chiara Serpieri -. L’attenzione alla fragilità è uno degli obiettivi che come Asl Vc stiamo perseguendo ed è per questo che siamo grati a VercelliAIL “Carolina Banfo” onlus per il supporto che ha voluto offrirci. Tale iniziativa è un ulteriore tassello in un processo che ci vede impegnati nel creare una rete diffusa di assistenza sul territorio che su più livelli sia in grado di venire incontro alle esigenze dei nostri pazienti più fragili e alle lora famiglie”. 

“I malati ematologici – ha ribadito la dottoressa Bertoncelli,  direttore della struttura complessa di medicina dell’ospedale di Vercelli e dell’area medica dell’ASLVC - sono obbligati a lunghi periodi di cura che accrescono notevolmente il senso di disagio e di solitudine. L’evoluzione delle cure domiciliari ha permesso e permette di anticipare le dimissioni di pazienti che hanno eseguito una chemioterapia intensiva, facendo trascorrere a casa, in un ambiente familiare, il periodo più critico del rischio di infezioni ed emorragie o per proseguire le terapie iniziate nel reparto di degenza. Questo progetto valorizza la centralità del paziente, muovendo attorno a lui un sistema strutturato. Questo progetto è all’interno di una politica di attenzione al paziente ematologico dell’ASL come sottolineato anche dalla condivisione dei percorsi diagnostici e terapeutici con la Clinica Ematologica di Novara diretta dal professor Gianluca Gaidano, con cui abbiamo creato uno stretto collegamento attraverso convenzione con un ematologo, Lorenzo DePaoli, che presta la sua attività un giorno alla settimana. Grazie al sostegno dell’AIL abbiamo a disposizione per il progetto un giovane ematologo, Riccardo Bruna, che lavorava allo I.E.O. di Milano”.

Il Presidente di VercelliAIL “Carolina Banfo”, Gilberto Girardi,  ha ricordato l’impegno storico di AIL nella vicinanza all’ematologia. Oggi l’assistenza domiciliare riveste un ruolo fondamentale e tale progetto ci consente di essere vicino ai malati e alle loro famiglie. L’impegno di AIL sul territorio è reso possibile grazie al supporto e alla generosità dei vercellesi. Un impegno che prosegue sempre nel campo della ricerca; tra le prossime iniziative per sostenerla ricordiamo la 29˚ edizione delle stelle di Natale AIL – 8, 9, 10 dicembre – per raccogliere contribuiti per aiutare la ricerca e la cura delle leucemie, dei linfomi e del mieloma. 

redaz

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