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Spettacoli | 28 novembre 2017, 07:41

Al Civico Silvio Orlando con "Lacci"

LA FAMIGLIA E I SUOI DIFFICILI LEGAMI

Al Civico Silvio Orlando con "Lacci"

Se tu te ne sei scordato, egregio signore, te lo ricordo io: sono tua moglie». Si apre così la lettera che Vanda scrive al marito che se n’è andato di casa, lasciandola in preda a una tempesta di rabbia impotente e domande che non trovano risposta. Sposati giovani all’inizio degli anni Sessanta, per desiderio di indipendenza, attorno a loro il mondo è cambiato e ritrovarsi a trent’anni con una famiglia a carico è diventato un segno di arretratezza più che di autonomia.

Ora lui vive a Roma, innamorato della grazia lieve di una sconosciuta con cui i giorni sono sempre gioiosi, e lei a Napoli con i figli a misurare l’estensione del silenzio e il crescere dell’estraneità. Che cosa siamo disposti a sacrificare pur di non sentirci in trappola? Che cosa perdiamo, quando scegliamo di tornare sui nostri passi? Perché niente è più radicale dell’abbandono, ma nulla è più tenace di quei lacci invisibili che legano le persone le une alle altre.

"Lacci", lo spettacolo tratto da romanzo di Domenico Starnone, va in scena questa sera al Teatro Civico: Silvio Orlando, Pier Giorgio Bellocchio, Roberto Nobile, Maria Laura Rondanini, Vanessa Scalera e Matteo Lucchini danno voce a una sinfonia del dolore che da una generazione si proietta su quella successiva con il suo bagaglio di errori, infingimenti, viltà, abbandoni. Una storia emozionante e fortissima, il racconto magistrale di una fuga, di un ritorno, di tutti i nostri fallimenti, quelli che ci sembrano insuperabili e quelli che ci fanno compagnia per una vita intera.

L'appuntamento, inserito nella Stagione di Prosa, è alle 21 al Teatro Civico (il botteghino apre un'ora prima dell'inizio dello spettacolo).

redaz

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