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Economia | 22 ottobre 2017, 15:45

Cimice asiatica, un nemico di tutte le coltivazioni

COLPISCE MAIS, SOIA MA ANCHE KIWI, PERE E MELE. UN GRUPPO DI STUDIO DI COLDIRETTI CERCA UN MODO PER SCONFIGGERE QUESTO INSETTO

Cimice asiatica, un nemico di tutte le coltivazioni

Colpisce mais, soia, ma anche alberi da frutto (kiwi, pere e mele in particolare) e molte altre colture. La cimice asiatica, presente da tempo anche nelle province di Vercelli e Biella, non risparmia nulla. L’autunno con temperature particolarmente calde sta ora favorendo l’invasione del parassita cinese in tutto il Piemonte: il cado di questi giorni, favorisce infatti la moltiplicazione degli esemplari che non hanno in Italia antagonisti naturali.

Un problema che – precisa la Coldiretti - rende molto difficile la lotta all’insetto che da adulto è in grado di volare per lunghe distanze alla ricerca del cibo e sverna come adulto in edifici o in cassette e anfratti riparati per poi raggiungere n primavera le piante per alimentarsi, accoppiarsi e deporre le uova.

La prima segnalazione si è avuta in Emilia Romagna nel 2012 ma quest’anno si è propagata in tutto il nord Italia, giungendo anche in Piemonte e nelle province di Vercelli e Biella.            <wbr></wbr>                              <wbr></wbr>     

Col tempo, tale presenza si è trasformata in una vera e propria invasione che sta provocando danni agli agricoltori, poiché è una varietà estremamente polifaga che si nutre di varie specie coltivate. “La cimice colpisce soprattutto le coltivazioni di mele, pere, kiwi oltre a quelle orticole, cerealicole ed anche ornamentali” spiega Paolo Dellarole, presidente di Coldiretti Vercelli Biella.

“Un gruppo di lavoro è già attivo a livello regionale per cercare soluzioni ed arrivare a dare risposte concrete alle imprese agricole. E’ fondamentale, però, la collaborazione di tutti, facendo filiera, per attuare una corretta lotta integrata all’insetto, adottando i metodi più sostenibili al fine di salvaguardare l’agricoltura del nostro territorio facendo sempre attenzione all’ambiente e alla qualità delle produzioni”.

“L’invasione dei cosiddetti insetti alieni provenienti da altri continenti è dovuta all’intensificarsi degli scambi commerciali attraverso i quali sono arrivati sul territorio. Qui hanno trovato un habitat favorevole a causa dei cambiamenti climatici. La cimice asiatica è infatti solo l’ultimo dei parassiti che hanno raggiunto le nostre province, dalla Popillia Japonica, alla Drosophila suzukii, al Dryocosmus kuriphilus, che per anni ha decimato la produzione di castagne nelle alture delle due province”.

redaz

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