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Cronaca | 19 ottobre 2017, 17:02

Recuperate dalla Polizia 23 biciclette rubate: chi le riconosce? - FOTOGALLERY

LA SQUADRA MOBILE HA ARRESTATO UN UOMO CHE STAVA TRASPORTANDO PARTE DEI MEZZI IN TUNISIA

Da sin. Sergio Papulino, dirigente della Mobile, e il sovrintendente capo Massimo Pietro Caron

Da sin. Sergio Papulino, dirigente della Mobile, e il sovrintendente capo Massimo Pietro Caron

Aveva messo in piedi un fiorente commercio di biciclette e di motocicli tra Vercelli e Tunisia: peccato che le due ruote fossero tutte rubate.

La squadra Mobile di Vercelli, nei giorni, ha effettuato un fermo d’iniziativa a carico di A.G., nato in Tunisia, classe 1981, formalmente residente a Vercelli ma di fatto senza fissa dimora, per il reato di ricettazione di un motoveicolo marca Malaguti Phantom 100 (rinvenuto completamente smontato) e di uno scooter Peugeot, entrambi provento di furto in abitazione commessi a Vercelli rispettivamente in data 8 e 10 ottobre.

Al momento del fermo, l'uomo, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, era inoltre in possesso della chiave di un piccolo deposito dove gli uomini della Mobile hanno trovato stipate ben 23 biciclette tutte, ovviamente, di provenienza incerta.

Ora i mezzi sono conservati in Questura: chi li riconoscesse nelle fotografie può presentarsi all'Ufficio denunce per la riconsegna del mezzo.

L’attività investigativa era iniziata nel mese di agosto, quando erano stati segnalati diversi furti di motoveicoli e biciclette a Vercelli. Gli investigatori della terza sezione della Squadra Mobile, dopo aver acquisito tutte le immagini registrate dai sistemi di video – sorveglianza installati presso le diverse abitazioni private cittadine, vicine ai luoghi in cui erano avvenuti i furti, avevano identificato lungo le vie De Maria e Sampietro, un furgone Fiat Scudo, sul quale un uomo aveva carica, ripreso dalle immagini, uno scooter Malaguti Phantom. Dalla targa si è risaliti al proprietario, già conosciuto per fatti analoghi, in quanto protagonista di un’attività di indagine nel 2014, condotta sempre dalla squadra mobile di Vercelli e culminata anche in questo caso con il fermo dell'uomo che venne bloccato al molo Marassi del porto di Genova mentre era intento a salpare alla volta della Tunisia, anche allora con un carico di motocicli rubati.

Grazie una serie di accertamenti incrociati, si veniva a conoscenza che l'uomo aveva acquistato un biglietto con partenza prevista per il pomeriggio dell’11 ottobre dal porto di Civitavecchia e destinazione Tunisi. Pedinato nei giorni precedente alla partenza, l'uomo è stato fermato a bordo del suo furgone, parcheggiato in un cortile di via Chicco.

La perquisizione ha permesso di rinvenire all’interno del furgone a lui intestato e in un box a lui in uso: i motoveioli rubati, un ciclomotore marca Garelli, intestato a una persona deceduta il cui furto non risultava denunciato, e 23 biciclette di diversi modelli. Si stanno svolgendo accertamenti al fine di individuare i legittimi proprietari delle bici rinvenute, molte delle quali in ottimo stato. Al momento sono stati restituiti ai legittimi proprietari una bicicletta e i tre motoveicoli.

Il 13 ottobre il fermo è stato convalidato e per l'uomo è stata disposta la misura cautelare della custodia in carcere. Intanto l'Ufficio stranieri ha avviato le pratiche per revocare al tunisino il permesso di soggiorno, con il quale viveva a Vercelli da ormai diversi anni.

fr

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