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| 21 giugno 2017, 19:20

Erika, omicidio senza un movente

I RIS ESCLUDONO CHE QUALCUNO SIA ENTRATO NELLA VILLETTA DOVE E' STATA UCCISA LA GIOVANE BIELLESE. MA IL FIDANZATO (UNICO INDAGATO) CONTINUA A RESPINGERE LE ACCUSE

Erika, omicidio senza un movente

I Ris sono entrati nuovamente nell'abitazione di Lu Fraili, a pochi chilometri da San Teodoro, dove domenica 11 giugno è stato trovato il corpo senza vita di Erika Preti, la 28enne di Pralungo uccisa con due coltellate alla gola. 

I carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche non hanno riscontrato alcuna traccia di altre persone sulla scena del crimine al di là di quelle di Erika e del fidanzato Dimitri Fricano, unico indagato per la morte della giovane, che ha sempre dichiarato di essere stato vittima di una rapina finita male.

Secondo il 30enne commesso biellese qualcuno era entrato all’improvviso quella mattina, portando a termine non solo una rapina ma anche un tremendo delitto. Ma gli inquirenti non hanno dato credito sin dall’inizio al suo racconto.

Fricano è ancora ricoverato nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Olbia e continua a definirsi parte lesa, in questa vicenda. Per la legge rimane un indagato a piede libero: la Procura, sinora, non ha ravvisato gli estremi per emettere nei suoi confronti alcuna misura restrittiva della libertà personale.

Ulteriori dettagli saranno forniti dalle analisi delle tracce trovate sotto le unghie di Erika che potrebbe aver reagito al suo aggressore.

dal nostro corrispondente a Biella

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