Economia - 26 aprile 2017, 22:59

DiaSorin di Saluggia cede a DHL il comparto logistico: preoccupazione tra i 36 lavoratori

DAI SINDACATI E' PARTITA UNA RICHIESTA DI INCONTRO URGENTE PER CHIARIRE QUALI SARANNO LE CONSEGUENZE PER I DIPENDENTI: DOVRANNO SPOSTARSI DA SALUGGIA A VERCELLI E PERDERANNO I VANTAGGI DEL CONTRATTO DEI CHIMICI?

DiaSorin di Saluggia cede a DHL il comparto logistico: preoccupazione tra i 36 lavoratori

C'è un clima di preoccupazione e incertezza tra i 36 lavoratori della DiaSorin che si occupano delle attività di logistica, dopo la decisione, appena comunicata dalla società, di avviare un progetto di cessione del ramo aziendale alla DHL Supply Chain.

Da qualche tempo si parlava con insistenza dell'apertura di una succursale DHL a Vercelli, nell'area industriale; tuttavia si è sempre pensato a un nuovo insediamento che avrebbe portato nuovi posti di lavoro, non a un polo che avrebbe assorbito i dipendenti di altre realtà, come invece sembra profilarsi al momento. La strada scelta da Diasorin - la cessione del ramo aziendale - potrebbe insomma essere seguita anche da altre aziende. 

Tant'è che, appena avuta notizia della decisione della DiaSorin, Rsu e sindacati di categoria hanno chiesto un incontro con la direzione allo scopo di chiarire quali saranno le ripercussioni per i 36 lavoratori. Che, ovviamente, sono molto preoccuapati per il futuro.

Nell'immediato, la sensazione è che non ci saranno posti a rischio, ma che il personale dovrà accettare condizioni di lavoro peggiorative, passando dal contratto dei chimici (che prevede un'assicurazione sanitaria integrativa e un fondo pensionistico dedicati) al contratto della logistica, decisamente meno forte e meno vantaggioso per i dipendenti. E, a lungo andare, questo potrebbe porre numerose persone di fronte alla necessità di compiere scelte delicate. Anche perché il polo di Saluggia impiega un certo numero di dipendenti che vivono nel vicino torinese: oggi, per loro, da casa al lavoro ci sono un limitato numero di chilomentri da percorrere in auto; il trasferimento a Vercelli comporta - di fatto - distanze e spese di viaggio raddoppiate. Una brutta tegola, dunque.

A stretto giro è stata convocata la prima assemblea sindacale: dovrebbe essere l'occasione giusta per avere indicazioni più precise. Che è esattamente ciò che serve ai dipendenti per affrontare questo delicato momento nella loro vita lavorativa.

redaz

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