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Politica | 12 gennaio 2017, 01:02

Lavoratori al freddo: ecco come stanno le cose

LETTERA SOTTOSCRITTA DA UN GRUPPO DI DIPENDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI VERCELLESI

Lavoratori al freddo: ecco come stanno le cose

Riceviamo e pubblichiamo.

Verba volant et scripta manent: basta tener conto di questo semplice principio, prima di affermare notizie non certe. Il delegato Morello, all’Istruzione ed Edilizia scolastica, afferma che la decisione di ridurre la temperatura negli edifici scolastici (chiariamo… quelli gestiti dalla Provincia) sia frutto dell’intesa di anni fa con I Presidi.

Se così fosse basterebbe documentarlo. Di solito le intese confluiscono in un protocollo o, più semplicemente, in un verbale. Nell’incontro del 18 dicembre 2012, presso la Prefettura di Vercelli, fu avanzata la proposta unilaterale a parte della Provincia di Vercelli, di chiudere le scuole nel periodo delle vacanze natalizie, allo scopo di conseguire dei risparmi da investire, poi (molto poi), in sicurezza degli edifici scolastici. Alla riunione era presente il Provveditore agli Studi ed i sindacati del settore Funzione Pubblica, ma non i sindacati del settore scuola, soggetti interessati.

In quella sede Carlo Riva Vercellotti apprese che chiudere le scuole significava interrompere un servizio pubblico e quindi impossibile (attuare tale proposta) chiudere! Cercò di rimediare proponendo l’installazione di pompe di calore o altro similare allo scopo di consentire il riscaldamento degli uffici, non potendo chiudere le scuole come preferito, assicurando l’erogazione di un contributo straordinario alle scuole che avrebbero operato in tal senso. Nulla di tutto ciò. Non solo: l’Ente Provincia non ha avuto nemmeno la buona creanza di dare riscontro alle scuole che in tal senso si erano mosse.

Dal dicembre 2012 durante il periodo natalizio i lavoratori delle scuola che operano presso gli istituti superiori stanno al freddo (sì, perché il problema è solo in questo tipo di istituti, mentre nelle scuole dipendenti dai Comuni il problema non sussiste: eppure sempre di Pubblica Amministrazione parliamo).

Se l’Ufficio Tecnico della Provincia di Vercelli chiede alle scuole superiori di conoscere giorni ed orari di apertura degli edifici e la scuola risponde sia per dovere d’ufficio che per correttezza nei rapporti fra pubbliche amministrazioni, non vuol dire che la risposta si traduca in “Sì, condividiamo e approviamo il vostro progetto”. Tanto Il sottoscritto (come lavoratore dipendente e non come consigliere comunale) quanto altri colleghi siamo stati costretti a richiedere qualche giorno di ferie non programmato per evitare di ammalarci stando al freddo.

Anche qui, qualcuno della Provincia si è preoccupato di verificare l’effettiva situazione: riscaldamento – al minimo – acceso poco tempo prima dell’apertura e spento già alle ore 12 con ancora tre ore di lavoro da completare. Il delegato Morello tira in ballo il mio ruolo di consigliere comunale affermando che “cerco visibilità”: ma quanto da me affermato corrisponde a verità, ed è possibile documentarlo e ne sono una testimonianza le firme di lavoratori che come me sono stati lasciati al freddo. Lavoratori che non hanno incarichi politici, ma che ritengono di dover difendere la propria dignità. Infine se il delegato Morello, avesse piacere di verificare l’operato del sottoscritto sarò ben lieto di aiutarlo, visto che evidentemente ha letto poco i giornali negli ultimi anni.

Michelangelo Catricalà (seguono altre 27 firme)

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