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Cronaca | 26 luglio 2016, 15:15

Chiusa la ferrata dov'è morto lo scalatore biellese

NON SONO ANCORA CHIUSE LE INDAGINI SULL'INCIDENTE CHE DOMENICA E' COSTATO LA VITA A GIORGIO MALAGOLI, 58 ANNI

Chiusa la ferrata dov'è morto lo scalatore biellese

E' stata chiusa la ferrata della Falconera, nel comune di Varallo, dove domenica ha perso la vita, precipitando nel vuoto per 80 metri, l'apinista biellese Giorgio Malagoli, pensionato di 58 anni.

La decisione è stata presa dal sindaco di Varallo, Eraldo Botta, in attesa che i carabinieri di Borgosesia e la Procura chiudano il fascicolo sul tragico incidente: Malagoli stava arrampicando con il fratello Cesare che, all'improvviso, lo ha visto cadere nel vuoto. Ma le cause della caduta, al momento, non sono ancora state accertate. La via ferrata della Falconera, aperta da appena un mese, è classificata come livello 4 (su 5), quindi è un percorso che presenta difficoltà rilevanti e deve essere affrontato con tutte le cautele e l'attrezzatura del caso (altrimenti, sarebbe impossibile salire). Le forze dell'ordine hanno disposto le analisi di tutta l'attrezzatura tecnica e verranno ovviamente esaminate tutte le possibili cause.

Intanto, la via ferrata, realizzata grazie ai contributi di un bando regionale e attrezzata dalle Guide alpine di Alagna e che nel primo mese di apertura aveva richiamato una settantina di appassionati a settimana, resta chiusa. Proprio poche ore prima dell'incidente mortale, tra l'altro, era stato effettuato un sopralluogo per verificare tutte le dotazioni di sicurezza della ferrata, che prima di aprire al pubblico, era stata sperimentata come "scuola di formazione" per Guide alpine e volontari del Soccorso alpino.

In attesa della chiusura del fascicolo d'inchiesta, intanto, non è ancora stato firmato il nulla osta per fissare la data del funerale.

redaz

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